Nuotare nella Senna potrebbe non essere più solo un sogno per coloro che vivono o visitano Parigi. Rendere le acque del fiume parigino adatte alla balneazione è un obiettivo a cui si ambisce da diverso tempo, ma la svolta è arrivata solamente grazie alla scelta della capitale francese come sede dei Giochi Olimpici del 2024.
Perchè non si può nuotare nella Senna?
Nel 1990, l’allora sindaco di Parigi Jacques Chirac, aveva promesso che entro tre anni si sarebbe potuto tornare a nuotare nella Senna, ma l’ambiziosa promessa, evidentemente, non è stata mantenuta. Ma come mai?
ll problema fondamentale che impedisce ancora la balneazione nel fiume, e che affligge la città di Parigi da decenni, è il suo altissimo livello di inquinamento. La Senna è infatti una delle principali vie d’acqua della città, ma anche una delle più inquinate. La causa principale è certamente la presenza di rifiuti solidi, in particolare di plastica, ma anche di sostanze chimiche e di inquinanti organici e inorganici. Ancora oggi sono circa 30.000 le abitazioni dell’Ile-de-France a non essere collegate alla rete fognaria e si vedono costrette a riversare le loro acque reflue nella Marna, che sfocia direttamente nella Senna. Ma questa non è la sola causa: anche le piogge contribuiscono a innalzare il livello di inquinamento dal momento che ogni volta che si verifica un forte temporale il sistema fognario straripa.
Le iniziative attuate per risolvere il problema
Le autorità francesi hanno messo in atto diversi piani per ridurre l’inquinamento del fiume, come la promozione dell’uso dei trasporti pubblici e delle biciclette, la creazione di zone a traffico limitato e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui problemi dell’inquinamento. L’attuale sindaco Anne Hidalgo ha affermato che stato, enti locali e la città di Parigi hanno staziato circa 1,4 miliardi di euro per rendere la Senna balneabile. Tuttavia, nonostante questi sforzi, l’inquinamento del fiume rimane, al momento, un problema significativo per la città.
Tra le iniziative recenti, nel 2020 è stato lanciato un nuovo progetto di pulizia della Senna, chiamato The Bubble Barrier, che utilizza una barriera di bolle d’aria per intrappolare i rifiuti galleggianti e prevenirne l’arrivo alla foce del fiume. Questa tecnologia innovativa ha mostrato risultati promettenti nella rimozione di rifiuti dalla Senna, ma molto lavoro resta ancora da fare per garantire la pulizia e la sicurezza del fiume.
E per le Olimpiadi?
Quando Parigi si è candidata a ospitare le Olimpiadi 2024, è stato molto rilevante il punto che prevedeva la possibilità di nuotare nella Senna. Nel corso d’acqua infatti, tra Pont Alexandre III e la Tour Eiffel, sono previste le gare di nuoto e di triathlon. Non solo: l’intera cerimonia inaugurale sarà per la prima volta al di fuori di uno stadio e verrà fatta lungo il fiume.
Rendere la Senna balneabile per quel momento è quindi di vitale importanza.
Attualmente il piano in atto è quello di costruire a Gare d’Austerlitz, sotto la città, un ampio bacino capace di raccogliere 50.000 metri cubi di acqua piovana che, una volta filtrata, rientrerà nella Senna.
Ad oggi lo stato dell’acqua, secondo l’idrologo Jean-Marie Muchel, sembra aver raggiunto la quasi completa balneabilità. Rimane ancora però la presenza di una certa quantità di batteri fecali e sostanze chimiche nocive ad impensierire le autorità.
Il Comune auspica che entro il 2025 tutti possano usufruire delle spiagge lungo la Senna, dove al momento sono in corso operazioni di pulizia. La regione è inoltre al lavoro per creare almeno venti nuove spiagge. L’aumento delle temperature globali rappresenta un problema sempre più grave, ma la possibilità di fare il bagno nel fiume dovrebbe aiutare la capitale francese a rimanere abitabile durante le sempre più frequenti ondate di calore. Questo potrebbe anche fungere da esempio per altre città, incoraggiandole ad investire nella pulizia dei loro corsi d’acqua.